Il benessere arriva dall'intestino!
Il nostro intestino è colonizzato da moltissimi microrganismi: miliardi e miliardi di piccoli batteri appartenenti a più di 1000 specie che, insieme, contribuiscono al corretto funzionamento e al benessere dell’organismo. Questa comunità, definita microbiota, risiede nel nostro corpo secondo un rapporto di simbiosi, attraverso il quale entrambi le parti ricavano beneficio: noi forniamo a questi microrganismi il nutrimento di cui hanno bisogno per sopravvivere, loro ci ricompensano tramite molteplici attività benefiche. Il microbiota svolge infatti le seguenti funzioni:
Fermenta le fibre, ossia la componente polisaccaridica che arriva al colon indigerita, dalle quali produce acidi grassi a catena corta (SCFA, Short Chain Fatty Acids), come l'acido acetico, propionico e butirrico, responsabili di:
fornire nutrimento alle cellule del colon e stimolare la produzione di sostanze antimicrobiche e di muco, mantenendo l’integrità della barriera intestinale
proteggere dall’infiammazione locale e sistemica
modulare positivamente il sistema immunitario
Protegge dall'invasione di batteri patogeni
Partecipa al metabolismo e all'assorbimento dei nutrienti e alla produzione di alcune vitamine (vit. B12 e K)
Influenza l’attività neurale, grazie a più di 200 milioni di neuroni che creano una rete di collegamento intestino-cervello, modulando:
il comportamento alimentare → stimola specifici ormoni con azione sui centri della fame e della sazietà
la salute psichica → nell’intestino vengono prodotti il 50% della dopamina corporea - neurotrasmettitore fondamentale per iniziare la giornata con energia, vigore, motivazione e per dare il meglio di sé negli impegni quotidiani - e il 90% della serotonina - chiamata anche “ormone della felicità” per il suo ruolo nel buonumore e nel senso di benessere e appagamento
il sonno → la melatonina, l'ormone prodotto durante il riposo notturno, viene prodotta a partire dalla serotonina
Per compiere adeguatamente il suo ruolo, però, il microbiota deve essere mantenuto in salute: l’attività benefica di questa comunità di microrganismi si basa infatti su un delicato equilibrio tra specie vantaggiose (in prevalenza) e specie patogene (in minoranza). Quando questo equilibrio viene alterato si crea una condizione di disbiosi, che compromette non solo il benessere intestinale, ma l’intero stato di salute.
Le cause della disbiosi sono numerose e comprendono diete poco varie, con poche fibre e ricche di grassi, sale e zuccheri raffinati, vita sedentaria, stress psico-fisici, alterazioni del ritmo sonno-veglia, utilizzo di farmaci e antibiotici… Tuttavia la situazione può essere risolta andando a nutrire il microbiota con alimenti in grado di ristabilire l’omeostasi:
probiotici → alimenti contenenti microrganismi che, somministrati in quantità adeguata, sono in grado di arrivare vitali nell’intestino, andando a modulare positivamente la flora batterica residente. Rientrano in questa categoria i cibi fermentati, come yogurt o altre bevande fermentate a base di latte, kefir, crauti, miso, ecc…
prebiotici → alimenti contenenti sostanze che arrivano indigerite al colon, dove forniscono nutrimento ai microrganismi intestinali. Rientrano in questa categoria i cibi ricchi di fibra, come verdura, cereali integrali, legumi e frutta.
Il tutto affiancato, ovviamente, ad uno stile di vita salutare: alimentazione bilanciata, movimento, sonno adeguato e meno tensioni!
E per concludere, ancora una piccola curiosità: prima di nascere il nostro intestino è perfettamente sterile e comincia a colonizzarsi alla nascita. I primi batteri derivano per trasmissione materna, lungo il canale del parto naturale e nel successivo allattamento al seno: si tratta di due step fondamentali nello sviluppo del bambino, che permettono di donargli le prime difese contro le insidie del mondo esterno. Dopodiché il microbiota continua a svilupparsi e modellarsi lungo il corso di crescita, in base all’ambiente e agli alimenti a cui viene esposto.
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