Conosciamo i macronutrienti: i grassi


 I grassi, chiamati anche lipidi, sono uno dei tre principali macronutrienti. 

Quando si parla di grassi le persone tendono ad averne timore, perché “forniscono molte calorie e fanno ingrassare”. Effettivamente, tra i macronutrienti, sono quelli che forniscono l’apporto calorico maggiore: ogni grammo, infatti, fornisce ben 9 kcal, a differenza di carboidrati e proteine che forniscono 4 kcal per grammo. Ciò non significa tuttavia che debbano essere esclusi dalla dieta: i lipidi sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo e il benessere generale.

I grassi, infatti, non forniscono solo energia, vengono metabolizzati, riassemblati e reindirizzati per lo svolgimento di innumerevoli compiti:

  • i fosfolipidi e il colesterolo svolgono funzione strutturale, partecipando alla costruzione a al mantenimento delle membrane cellulari;

  • il colesterolo costituisce il punto di partenza per la produzione di altri elementi essenziali, come ormoni e vitamina D;

  • i grassi polinsaturi modulano l’espressione dei geni e vengono utilizzati per la produzione di sostanze con importante attività biologica (regolazione dell’infiammazione, dei processi immunitari, della pressione arteriosa…);

  • facilitano l’assorbimento e il trasporto delle vitamine liposolubili A, D, E e K

  • proteggono gli organi interni dai traumi esterni;

  • forniscono isolamento termico, proteggendo dall’abbassamento delle temperatura;

  • sono i principali costituenti del cervello;

  • proteggono la pelle, formando un sottilissimo strato tra la cute e le insidie esterne;

  • i trigliceridi costituiscono una riserva energetica “di sicurezza” pronta all’uso nel tessuto adiposo.

Eliminare i lipidi dalla dieta comporterebbe conseguenze spiacevoli sull’organismo, tanto a livello strutturale, quanto a livello funzionale. Quindi, togliamoci dalla testa l’associazione grassi-ingrassare: l’aumento di peso è dovuto ad un surplus energetico rispetto al fabbisogno, ossia ad un introito eccessivo di calorie, che derivino da grassi, carboidrati o proteine. 

Chiaramente, come tutti gli altri nutrienti, devono essere inseriti in modo bilanciato all’interno della dieta: i LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) raccomandano un’assunzione pari al 20-35% dell’apporto energetico totale. Ad esempio, se pensiamo ad una dieta da 2000 kcal al giorno, circa 400-700 kcal devono provenire dai grassi, per un apporto di 45-75 grammi di lipidi durante la giornata.

Non tutti i grassi alimentari però sono uguali e vanno consumati allo stesso modo: 

  • grassi saturi -> si trovano principalmente in alimenti di origine animale, come carni, salumi, insaccati, latte, yogurt, formaggi, burro e panna, ma anche nell’olio di cocco e nell’olio di palma. Si presentano con consistenza solida e il loro apporto non dovrebbe superare il 10% dell’intake giornaliero totale, dato che in quantità eccessive vanno ad innalzare i livelli di colesterolo cattivo LDL;

  • grassi insaturi o oli -> si presentano in consistenza liquida e si dividono in:

    • monoinsaturi: aiutano a ridurre il colesterolo cattivo LDL, mentre favoriscono quello buono HDL. Le principali fonti alimentari solo alcuni oli vegetali (oliva, canola e cartamo), l’avocado e alcuni tipi di frutta a guscio (mandorle, pistacchi, nocciole, arachidi, noci di macadamia, noci pecan);

    • polinsaturi: aiutano a ridurre il colesterolo cattivo LDL, mentre favoriscono quello buono HDL. Comprendono gli omega 6 e gli omega 3, tra cui EPA e DHA a cui si riconoscono importanti effetti benefici e protettivi a livello cardiovascolare, antinfiammatorio, metabolico e neurologico. Si raccomanda un apporto alimentare del 5-10% (con rapporto omega 3:Omega 6 pari a 1:4) rispetto all’intake giornaliero. Le fonti principali sono alcuni oli vegetali  (colza, mais, girasole…), i semi oleosi (lino, chia, canapa...), la frutta secca oleosa (noci, mandorle, nocciole…), il pesce e le alghe;

  • colesterolo -> è presente negli alimenti di origine animale, con livelli più elevati in uova, frattaglie, formaggi e salumi. L’assunzione giornaliera dovrebbe essere inferiore a 300 mg, al fine di contenerne i livelli circolanti;

  • grassi trans -> si trovano principalmente in alimenti processati, come snack, fast food, prodotti da forno, margarine… Secondo le Linee Guida dovrebbero essere “il meno possibile” in quanto non solo innalzano i livelli di colesterolo cattivo LDL, ma riducono anche quelli di colesterolo buono HDL.

Per concludere, è fondamentale assumere una quantità adeguata di grassi, preferendo quelli mono e polinsaturi, consumando in maniera più contenuta quelli saturi e riducendo al minimo quelli trans: tutto ciò è possibile con una dieta variegata, che spazi tra le varie scelte alimentari che si possono portare sulla tavola!



 
Dott.ssa Ranieri Alessia
Dietista, Health Specialist e approccio Intuitive Eating a Savigliano (CN).
La dieta non è privazione, non è rinuncia, non è un peso. Vivi la dieta come una rieducazione alimentare, impara a mangiare e riconosci quel che mangi. Una dieta personalizzata non è tutto: se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi, devi sapere quali strumenti utilizzare, devi conoscerli e devi essere consapevole del loro contributo.
Il mio obiettivo è questo: non faccio soltanto diete, supporto i miei pazienti in un percorso di rieducazione alimentare e fornisco loro tutte le conoscenze necessarie a vivere questo percorso con consapevolezza, in modo che possano riconoscere in autonomia i segni ed i risultati visibili concernenti la loro salute psico-fisica.
Ricevo a Savigliano ed online.
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